La città siciliana di Trapani e la sua provincia – che comprende i Parchi archeologici di Selinunte e Segesta, la tonnara di Scopello, il botto medievale di Erice, le saline e tanto altro – hanno fatto domanda per essere ammesse tra le località Patrimonio Unesco.
Un obiettivo ambizioso nato dalla valutazione di come negli ultimi anni, in particolare nel 2023, la stagione si sia straordinariamente allungata oltre i tradizionali mesi estivi, portando l’afflusso di turisti a livelli mai visti prima, fino al mese di novembre. L’idea è quella di preparare un’accoglienza interessante per ogni mese dell’anno, creando percorsi di esperienze, programmi espositivi e manifestazioni in grado di far conoscere tutte le sfaccettature della provincia di Trapani in ogni stagione. E di spunti di grande interesse storico, artistico e archeologico il trapanese ne ha in abbondanza, pur essendo ancora una zona meno conosciuta rispetto ad altri angoli di Sicilia. Il primo appuntamento per testare l’organizzazione di un sistema turistico integrato sarà il 2025, con “Sicilia meta europea dell’enogastronomia” ed “Agrigento capitale della Cultura”, occasioni per il territorio trapanese di presentarsi alla stampa estera e nazionale.