Tradizione e cultura contadina in Alto Adige

Il settore lattiero-caseario dell’Alto Adige è fortemente radicato nel territorio e nel sostegno che questo fornisce affinché resti fedele alle sue origini e rispettoso delle sue tradizioni. La filiera si basa infatti su una struttura cooperativa sostenibile, legata alle antiche usanze, come il lavoro di masi contadini che conferiscono il loro latte alle 9 latterie a Marchio di Qualità Alto Adige. Masi per la gran parte a gestione famigliare, tramandati di generazione in generazione e spesso di piccole dimensioni.

Per questo quando la filiera ha bisogno di un supporto da parte dell’Alto Adige questo risponde fornendo sostegno non solo in termini economici ma anche lavorativi, con associazioni di volontariato e società no profit, tra le quali l’Associazione Volontariato in Montagna, nata nel 1997.

Aiutare i masi di tutto l’Alto Adige a sopravvivere è fondamentale non solo per i contadini ma anche per il territorio e le sue unicità. Sono infatti i produttori del Latte a Marchio di Qualità Alto Adige che si preoccupano del benessere e dell’alimentazione delle mucche. È grazie al lavoro quotidiano dei contadini dei masi che, da generazioni, praticano la zootecnia, contribuendo a mantenere l’attuale aspetto delle distese verdi perché è da un suolo sano, dove crescono moltissime specie vegetali e di cui si nutrono vacche sane, non può che essere prodotto un latte di qualità. Lo stesso che va alle latterie dal quale si ricavano i prodotti derivati che arrivano al consumatore finale.

Solo nel 2021 sono stati circa 270 i masi contadini che si sono avvalsi del contributo dell’Associazione; sono circa 5.000 aziende distribuite in tutta la provincia di Bolzano, 92% delle quali basa sulla produzione di latte il principale sostentamento. Aziende che per la maggior parte devono anche tenere presente le condizioni circostanti: basti pensare che ad esempio il 65% di queste sorge ad altitudini molto elevate (oltre 1.500 metri) e hanno quindi bisogno di un ulteriore aiuto per garantire il sostentamento della produzione e la sopravvivenza stessa del maso.

Già nel 2012 erano più di 2.000 le persone che si erano offerte come volontari e che avevano dato una mano concreta ai contadini e masi in difficoltà dell’Alto Adige. Le mansioni dei volontari possono essere diverse: aiuto nelle stalle, faccende domestiche, preparazione dei pasti, lavori nei boschi, manutenzione dei macchinari ma anche prendersi cura delle persone anziane e dei più piccoli.