Storia di un prodotto d’eccellenza e del suo territorio

Saporito e aromatico il lardo d’Arnad è un salume d’eccellenza nato dal felice incontro di materie prime di qualità, sapienza popolare e moderne tecniche di lavorazione. 

Frutto di una lavorazione antica e di una lenta stagionatura il “Valle d’Aosta Lard d’Arnad Dop” è prodotto da secoli nel piccolo paese della bassa Valle d’Aosta. Ricavato dalle spalle e dal dorso di suini nutriti solo con alimenti totalmente naturali, viene lavorato esclusivamente nel territorio di Arnad.

Il grasso viene immerso a strati nei “doils”, recipienti di legno locale, e poi cosparso con una miscela di erbe e spezie. La preparazione si conclude coprendo il tutto con la salamoia. A questo punto inizia la stagionatura, che dura da 3 a 12 mesi.

 In Val d’Aosta si consuma a fette sottili, spolverizzato di pepe nero e spalmato su fette di pane caldo o sulla polenta grigliata oppure per insaporire piatti a base di polenta e selvaggina, zuppe e minestre, come la Meihtra de gri (minestra d’orzo), di antica tradizione contadina, o la succulenta Minestra di castagne, tipica della zona di Arnad, preparata con castagne secche, latte, acqua, sale, lardo e burro. 

UN TERRITORIO ANTICO

Affacciato sulle rive della Dora Baltea, dove la pianura confina con le montagne più alte d’Europa, il piccolo borgo di Arnad (AO), grazie al clima secco e ventilato, è una meta ideale in ogni stagione.

In inverno, per la vicinanza ai principali comprensori sciistici della Valle d’Aosta, in particolare il Monte Rosa Ski, con 180 chilometri di piste innevate che abbracciano il Massiccio del Rosa, a 4.634 m di altezza.

Nella bella stagione Arnad offre ai visitatori la possibilità di fare lunghe passeggiate tra i boschi di castagni, oppure di arrampicarsi lungo la maestosa parete della Corma di Machaby, una delle palestre di roccia più famose delle Alpi. 

Poi, quando il sole inizia a calare, ci si ferma per lasciarsi avvolgere dal calore delle tradizioni e gustare le specialità locali. Nei salumifici artigianali del paese, vale la pena acquistare anche prosciutto crudo FranBon e la “motzetta” valdostana, antico salume ottenuto dalla lavorazione di tagli di carne magri, posti a macerare insieme alle erbe di montagna, e poi essiccati e altre specialità locali, come la farina da polenta e le castagne secche oppure cotte al vapore o aromatizzate al Genepy, tipico liquore locale. 

A pochi chilometri da Arnad, si trova Bard con  l’Ecomuseo della castagna ospitato all’interno di un grande castagneto nella frazione di Albard. Ma il borgo è conosciuto per il complesso fortificato abbarbicato sulla cima di un promontorio roccioso. Ricostruito nel XIX secolo da Casa Savoia, oggi il Forte di Bard è sede di un ampio polo museale, che comprende anche il Museo delle Alpi, percorso multimediale e interattivo per scoprire la cultura alpina e la montagna. 

E per un’immersione totale della natura, a circa un’ora da Arnad c’è il Parco del Mont Avic tappezzato di estese foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio, di specchi d’acqua e vaste praterie popolate da stambecchi, camosci e marmotte. 

Duecento chilometri e poco più di due ore di auto separano la quiete di Arnad dal capoluogo Aosta. Da visitare assolutamente la città romana dove campeggia l‘imponente facciata del Teatro Romano alta 22 metri; interessante anche la sosta alla medievale Collegiata di Sant’Orso. Da oltre mille anni, per celebrare a Sant’Orso,

Ad Aosta il 30 e 31 gennaio si tiene la Fiera di Sant’Orso millenaria esposizione di artigianato delle Alpi. Occasione unica per osservare gli artigiani al lavoro e assaggiare le specialità locali.