Sicurezza alimentare in cucina

Garantire la sicurezza alimentare significa adottare le misure più idonee per prevenire o limitare al minimo la contaminazione degli alimenti.
Preparazione dei cibi e conservazione degli stessi richiedono infatti accortezze specifiche, che vengono spesso trascurate o ritenute non particolarmente importanti.

È necessario ad esempio  lavarsi sempre le mani, non solo prima di iniziare l’attività in cucina, ma anche nella manipolazione tra cibi diversi, specialmente quando si passa da quelli crudi a quelli cotti. Questo per evitare quella che viene definita contaminazione crociata che prevede il passaggio di microrganismi patogeni o di sostanze chimiche da un alimento all’altro. Questa contaminazione può avvenire in modo indiretto (tramite mani, superfici o strumenti di lavoro… ) oppure diretto, quando due alimenti entrano in contatto tra loro.

Per questo è importante fare in modo di separare i cibi crudi da quelli cotti, così come quelli crudi tra di loro.Fondamentale quindi l’utilizzo di contenitori appositi (chiusi) da riporre in frigo, facendo attenzione ai simboli presenti sugli stessi (soprattutto quelli in plastica) in modo da evitare contaminazioni fisiche dovute proprio ai materiali stessi del contenitore.

Ogni alimento ha una sua temperatura di conservazione, che andrà considerata anche nel posizionamento dei cibi all’interno del frigo: in linea di massima, il comparto più basso coincide con la zona più fredda, l’ideale per conservare carne e pesce, mentre nei cassetti andrà riposta la frutta e la verdura (da non lavare prima di riporla in frigo, per non favorire la proliferazione di batteri).La zona centrale è più adatta a carni cotte, cibi da conservare dopo l’apertura, uova e latticini, mentre in quella più alta potranno essere posizionati formaggi, affettati e scatolette.