Sei pronta per provare la fake meat?

Sembra un normale hamburger (in molti casi con la stessa consistenza e lo stesso colore) ma è fatto completamente con ingredienti vegetali: è infatti a base di legumi e verdure, tra i quali lupino, ceci, soia. E spopola sempre più nei menu (anche delivery) di tutta Italia.

La fake meat si conferma un trend in crescita, grazie soprattutto a un numero sempre maggiore dei consumatori cosiddetti flexiteriani che, pur non essendo vegani o vegetariani, hanno deciso di mangiare solo sporadicamente la carne e i suoi derivati.

C’è poi un altro tipo di fake meat, la cosiddetta “clean meat” o carne sintetica o coltivata: si tratta di un alimento proteico commestibile coltivato in vitro da cellule staminali animali, cioè l’agricoltura cellulare.

Sono passati ormai più di sette anni dal primo hamburger sintetico prodotto con cellule staminali all’Università di Maastricht e dallo scorso dicembre i primi nuggets di carne di pollo coltivata vengono serviti ai tavoli di un ristorante di Singapore. La maggior parte delle volte, però, dai laboratori sono usciti pezzi di carne simili a carne trita.

Recentemente è stata ottenuta della carne sintetica che ha la stessa consistenza muscolosa della carne bovina: coltivata nei laboratori dell’Università di Tokyo grazie a una nuova tecnica di medicina rigenerativa che permette di ricreare l’allineamento degli elementi che formano le fibre muscolari. 

Dopo 14 giorni di coltura in provetta, il tessuto è risultato praticamente sterile, con un contenuto microbico al di sotto della soglia di rilevazione, rivelandosi dunque più sicuro e facilmente conservabile rispetto alla carne naturale.