Appeso tra il mare Adriatico e il promontorio del Monte Conero, a sud di Ancona si snoda un tratto di costa a picco sul mare di grande fascino. Come in un gioco di specchi, le spiagge – che serpeggiano candide seguendo l’andamento sinuoso delle alte falesie – riflettono i sentieri di trekking che s’inoltrano nella fitta vegetazione mediterranea, punteggiata di pini d’Aleppo, aceri, lecci e corbezzoli.
Facendosi largo attraverso i boschi ombrosi anche in piena estate, il panorama all’improvviso si apre su vedute panoramiche, come quella di Pian Grande affacciata sulla baia di Portonovo. Viste dal Monte Conero le spiagge appaiono di un bianco splendente reso ancora più intenso dal contrasto con il blu profondo del mare.
Arrivando da Ancona la prima tappa è Portonovo: una baia circondata dal mare e cinta alle spalle dalla rigogliosa vegetazione del Parco del Conero. Imperdibile una tappa alla spiaggia di Mezzavalle, probabilmente la più selvaggia dell’intero litorale. Non ci sono file di ombrelloni e servizi, ma ad attrarre i turisti sono il fondale spettacolare, l’ombra delle rocce al pomeriggio perfetta per un pisolino e un gradevole bar-ristorante. Mangiare bene nella Baia di Portonovo non è mai un problema, i tanti locali sulle spiagge offrono cucina di mare di qualità: da provare soprattutto i moscioli, cozze selvatiche che crescono naturalmente attaccate alle falesie locali.
Proseguendo nel viaggio in direzione di Sirolosi scoprono i fitti filari di uva che disegnano il profilo della collina, da cui si ricavano i pregiati vini locali, come il Conero e il Verdicchio dei Castelli di Jesi, perfetto per innaffiare i piatti di pesce locali. Tra questi il brodetto di Ancona, preparato con ben 13 specie diverse di pescato, è una specialità unica e imperdibile.
Per un tuffo nella mondanità si raggiunge Sirolo, piccolo borgo medievale affacciato sul mare, meta turistica d’eccellenza grazie all’incredibile colore delle acque e alle spiagge: in particolare quella delle Due sorelle e la spiaggia Urbani, fra le più fotografate di tutto il tratto di costa. Al calare del sole, i turisti sciamano felici e abbronzati verso la piazzetta, posta a picco sul mare, per una cena in uno dei tanti ristoranti tipici.
Da Sirolo in pochi minuti di auto si raggiunge Numana, villaggio di pescatori sorto in posizione elevata su un costone roccioso. Stradine e vicoletti si aprono nelle piazzette del centro storico per raggiungere poi la scalinata della Costarella che tra alberi e piante fiorite scende al porto e alle spiagge di Numana Bassa. Qui si nasconde una sorpresa: tra la Spiaggiola e la Spiaggia del Frate si estende la Caletta delle tartarughe, ampia area recintata dove veterinari e volontari si occupano della riabilitazione delle tartarughe ferite raccolte in tutta Italia.