Riso quale scegliere

Fra tante varietà, forme e colori, impariamo a selezionare i chicchi perfetti per le nostre ricette 

Adatto a tutti, perché non contiene glutine, altamente digeribile e dall’elevato potere saziante, il riso viene suddiviso in quattro grandi gruppi: tondo, semifino, fino e superfino.

Il riso a chicchi tondi è adatto alla preparazione di minestre e dolci: richiede una cottura più breve degli altri, circa 12-13 minuti. Per quello semifino, come il Vialone Nano, sono necessari un paio di minuti in più: utilizzalo per minestre e risotti ben mantecati. Se invece vuoi preparare insalate di riso, timballi e verdure ripiene, via libera ai chicchi fini (fra le varietà, Europa, Sant’Andrea). Protagonista indiscusso dei risotti è invece il riso superfino (cottura 16-18 minuti), come Arborio, Carnaroli, Roma. E ricorda che sulle confezioni deve sempre essere indicata la varietà di appartenenza. 

Il riso parboiled (dall’inglese partially boiled: parzialmente bollito) si ottiene attraverso un trattamento al vapore che garantisce la conservazione di vitamine e sali minerali del chicco e la sua resistenza alla cottura. È un riso che non scuoce, di colore giallo, una via di mezzo fra il riso integrale e quello più bianco e raffinato. Il riso integrale richiede lunghi tempi di cottura (fino a 40-45 minuti). Ha più fibre e un indice glicemico più basso rispetto al riso raffinato.