Può capitare a mezza mattina oppure verso sera, ma non solo. Gli attacchi di fame spesso sono improvvisi, non hanno orari prestabiliti e ci inducono a consumare voracemente merendine e prodotti industriali. Gli esperti consigliano di placare la fame con un frutto o una verdura, ma tenerli sempre a portata di mano è certamente complicato. Una risposta può venire dalla frutta essiccata o disidratata, che altro non è che frutta fresca privata dell’acqua in modo da poterla conservare più a lungo. In linea generale, eliminare l’acqua da un alimento non significa perderne le proprietà nutrizionali e infatti la frutta essiccata contiene agli stessi nutrienti di quella fresca, anzi, a parità di peso, le fibre e i sali minerali hanno un’incidenza maggiore, così come le vitamine, con l’unica eccezione della vitamina C, che nel processo di essiccazione si riduce notevolmente.
Consumare frutta disidrata fornisce all’organismo un surplus di energia e di antiossidanti. Bisogna prestare attenzione però ai prodotti che si trovano in commercio, perché possono contenere conservanti oppure zuccheri e dolcificanti aggiunti, per questo al momento dell’acquisto è bene controllare che si tratti di sola frutta, senza additivi e scegliere sempre quella disidratata al naturale. Inoltre, è necessario ricordare che tutta la frutta contiene naturalmente molti zuccheri e quindi è necessario limitarne il consumo a circa 30 grammi al giorno. Mantenendosi entro questi limiti la frutta essiccata rappresenta un ottimo “spezzafame”, perché fornisce subito energia, ed essendo ricca di fibre, regala anche un senso di sazietà immediato, soprattutto se accompagnata da un bicchiere di acqua.
Quali frutti secchi consumare? I più facili da reperire sono i fichi, ottimi perché, oltre ad essere ricchi di vitamine, contengono omega 3 e omega 6. Le albicocche, come tutti i frutti arancioni contengono beta-carotene, che è un potente antiossidante; pur essendo molto più caloriche di quelle fresche, hanno una quantità di fibre fino a 10 volte superiore. È ricca di antiossidanti, come il resveratrolo, anche l’uva passa. Da non sottovalutare poi le prugne secche con contengono una gran quantità di fibre utili per la regolarità dell’intestino e hanno anche una funzione depurativa. Ci sono poi i datteri, anche questi molto calorici, ma ricchi di sali minerali, il mango e la papaya entrambi, come i frutti tropicali in genere, sono una fonte preziosa di antiossidanti. Infine le bacche di Goji contengono quantità significative di polifenoli e antocianine (pigmenti responsabili del colore rosso delle bacche), dall’effetto antiossidante e antinfiammatorio.