Ogni anno tra maggio e luglio la Piana di Castelluccio di Norcia si tinge dei colori dell’arcobaleno: il rosso dei papaveri, l’azzurro dei fiordaliso, il giallo della senape selvatica e il bianco dei narcisi dipingono un paesaggio di una bellezza senza paragoni. I primi a sbocciare sono i fiori di campo e poi con l’avanzare dell’estate si aggiungono i fiori bianchi e lilla delle lenticchie e la Piana si colora di sfumature nuove.
Ancora in fase di ricostruzione dopo il terremoto del 30 ottobre 2016 Castelluccio, frazione del comune di Norcia, si trova al confine tra Umbria e Marche, circondato dal Parco dei Monti Sibillini. Vasta riserva naturale che arriva oltre i 2 mila metri di altezza del Monte Vettore (2476 m). Il parco offre la possibilità di arrampicarsi sulle pareti rocciose delle montagne, camminare nei fitti boschi di faggi o semplicemente passeggiare e prendere il sole in riva a uno dei laghi che costellano la zona.
Il palco di Spoleto
Un viaggio di 40 chilometri attraverso le valli dell’Umbria conduce diritti dritti alle porte di Spoleto, famosa in tutto il mondo per il Festival dei Due Mondi, quest’anno in programma al 23 giugno al 9 luglio, quando la città si trasforma in un unico grande palco dove la realtà si mescola alla finzione, la quotidianità alla magia del teatro e gli artisti agli spettatori. In uno spettacolo lungo 3 settimane di Musica, Opera, Danza e Teatro. Per visitare la città il consiglio è di patire dalla Rocca Albornoziana, fortificazione del XV secolo che domina dall’alto sull’intero borgo e ospita il Museo Nazionale del Ducato e uno spazio per mostre e concerti.
Da qui si scende fino al Ponte delle Torri, incredibile costruzione lunga 230 metri e alta 82, eretta nel XII secolo sulla traccia di un acquedotto romano. Dopo una breve passeggiata si giunge alla scenografica piazza del Duomo con la sua Cattedrale. Nelle vie tutt’intorno alla piazza è un susseguirsi di piccole botteghe dove fare scorta di prodotti alimentari a chilometro zero e dei vini delle migliori cantine umbre.
I balconi fioriti di Spello
Sarebbe meglio arrivare al tramonto quando la pietra rosa che domina ovunque regala le sue sfumature migliori. Il borgo medievale posto fra Assisi e Foligno è arroccato su uno sperone del monte Subasio. Dalle mura augustee alla Cappella Baglioni, nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, affrescata nel 1501 dal Pinturicchio, il borgo conserva tesori d’arte da scoprire senza fretta. E in primavera regala ai visitatori lo spettacolo dei suoi balconi, finestre e vicoli tappezzati di fiori colorati. Una consuetudine, quella di abbellire la città con scenografie floreali, nata da un concorso giunto quest’anno alla XIII edizione, che si è ormai trasformata in un biglietto da visita della città. L’ideale è passeggiare senza meta fra le strette vie colorate e profumate, lasciandosi sorprendere da piccoli dettagli. Per i piaceri del palato invece è meglio invece non andare a caso. Una scelta sicura è la Bottega di Teresa di via Garibaldi, vera gioia per buongustai. Salumi, anche con tartufo, vini locali come il sagrantino, olio extravergine, cicerchie e lenticchie di Casteluccio.