Solo 1 peperoncino su 3 è Made in Italy mentre il resto viene importato dall’estero per un totale di quasi 3,4 milioni di chili nell’ultimo anno. L’attenzione dei consumatori ai superfood – dei quali il peperoncino è uno dei campioni – apre per il futuro uno spazio anche allo sviluppo delle produzioni nazionali, a fronte di un import che soddisfa i 2/3 del consumo in particolare da India, Cina, Messico ed Egitto, tutti Paesi che non applicano gli stessi controlli per la sicurezza alimentare delle produzioni nostrane.
In Italia la coltivazione del peperoncino è diffusa da Nord a Sud, a livello professionale e dilettante, con appassionati che si scambiano semi di varietà rare e gareggiano sul filo dei gradi di piccante. Come segnala Coldiretti, il peperoncino viene coltivato in produzioni estensive soprattutto in Calabria, dove è una componente fondamentale di molti cibi tipici, a partire dalla ‘Nduja, ma anche in Lazio, Basilicata, Campania e Abruzzo.
Il peperoncino è il frutto di una pianta erbacea delle Solanacee,
dalla cui essiccazione si ottiene una spezia usatissima e inconfondibile.
La capsaicina, responsabile del sapore piccante, si concentra soprattutto nella parte interna che contiene i semi. Il periodo in cui normalmente vengono seminati i peperoncini va da marzo a maggio, mentre la raccolta inizia ad agosto e termina a novembre.I benefici del peperoncino derivano da un mix di sostanze antiossidanti presenti al suo interno: vitamina C, carotenoidi, polifenoli. Il peperoncino – afferma Coldiretti – fa parte della tradizione agroalimentare nazionale e della dieta Mediterranea, grazie alle sue proprietà organolettiche, ma anche protettive per l’apparato cardio circolatorio.
Secondo alcuni studi avrebbe un’azione antibatterica e vasodilatatoria, contribuendo a tenere sotto controllo i valori del colesterolo e della pressione sanguigna. Sulla base delle conclusioni di una ricerca pubblicata nel 2017 sull’International Journal of Food Sciences and Nutrition, il peperoncino – sottolinea Coldiretti – darebbe anche un contributo nelle diete dimagranti grazie al suo potenziale effetto positivo sul metabolismo.
Nella tradizione popolare – conclude Coldiretti – il peperoncino è da sempre considerato una specie di afrodisiaco naturale utile in ogni occasione. Ovviamente il consumo deve essere sempre condizionato dalla capacità di sopportare il piccante ed evitato in caso di allergie.