Una oliva da tavola, con una polpa tanto morbida che è facile separarla dal nòcciolo con due dita, il suo colore oscilla tra le sfumature del rosa e il nero brillante passando per il verde: è l’oliva aitana dei Colli Tifatini, nel Casertano, nuova entrata dei Presìdi Slow Food. L’aggettivo aitana significa di Gaeta, ma quella dei monti Tifatini, i colli sub-appenninici che abbracciano a nord Caserta spingendosi fino a Capua.
Dopo essere salita sull’Arca del Gusto, al termine di un percorso durato un paio di anni l’oliva aitana è finalmente diventata Presidio Slow Food.
Si raccoglie tra novembre e gennaio e poi viene immersa in una soluzione di acqua, sale e aceto rosso, un metodo tradizionale adottato ancora oggi. Tradizionale oliva da tavola, da aggiungere sughi per la pasta e alla pizza.