Ingrediente tradizionale della cucina asiatica l’aglio nero fermentato negli ultimi anni si è diffuso anche in Europa, dove è apprezzato per l’aroma dolce, gradevole e delicatamente balsamico. Caratteristiche che acquisisce durante un lungo processo di fermentazione, che ne determina anche la colorazione scura
Il processo di fermentazione
L’aglio fresco viene lasciato in un ambiente a temperatura e umidità controllate per circa 30 giorni e poi fatto ossidare altri 45 giorni prima di essere utilizzato. In questo lasso di tempo i rivestimenti esterni del bulbo seccano e diventano più teneri e scuri fino a diventare neri. Il processo di fermentazione regala al bulbo un sapore particolare: un aroma di liquirizia e un retrogusto balsamico.
Come usarlo in cucina?
Ottimo per come base del soffritto per pasta e risotti, proprio come quello fresco. Sempre tritato regala sapore alle verdure verdi saltate in padella, come spinaci, erbette, cicoria e per cucinare il pesce. Schiacciato e unito al burro e al miele si trasforma velocemente in una crema da spalmare sul pane tostato. L’aglio nero si conserva a lungo, ma ha bisogno di un ambiente asciutto.
Tante proprietà
Qualcuno lo definisce un “superfood” e con buone ragioni perché contiene un alto livello di fosforo, calcio e proteine e una buona concentrazione di sostanze antiossidanti, ed è un diuretico efficace. Infine, aiuta a combattere virus e batteri. Se a questo punto ti è venuta voglia di assaggiarlo, cercalo nei negozi specializzati in alimenti naturali e bio oppure nei siti on line.