Monte Argentario e la Maremma

L’Argentario è il promontorio che sovrasta la Maremma affacciato sul Mar Tirreno e collegato alla terraferma da tre lingue di terra sulla Laguna di Orbetello.

Ai piedi di questo promontorio troviamo due paesi (che ricadono sotto l’unico comune del Monte Argentario) Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Sul Monte Argentario nella parte interna del promontorio vi sono numerosi sentieri per gli amanti del trekking che risalgono dal mare attraverso la macchia mediterranea. Le spiagge sono molto variegate, esistono numerose calette da scoprire con fondali rocciosi e grotte, perfetti per chi ama le immersioni. Vi sono molte scogliere isolate e selvagge, alcune da raggiungere attraverso sentieri o via mare con la barca. Monte Argentario è vicinissimo a Orbetello, piccola e bellissima città la cui laguna bagna il versante orientale del promontorio. 

Il più grande dei paesi del Monte Argentario sede del porto dal quale si raggiunge l’Isola del Giglio è Porto Santo Stefano; Porto Ercole invece era un antico borgo di pescatori e oggi è una famosa località turistica. Il nucleo abitativo più antico è racchiuso dentro le mura, sovrastato dalla Rocca Spagnola. Tra le spiagge principali ci sono la Riserva Naturale Duna Feniglia, un’area protetta dal 1971: una lunga duna di fine sabbia bianca che si estende per circa 6 km, congiungendo i due estremi a sud del promontorio e della laguna di Orbetello, dal Golfo di Ansedonia alle pendici del Monte Argentario.

Cala del Gesso si raggiunge percorrendo la panoramica da Porto Santo Stefano per circa 6 chilometri e poi proseguendo per un sentiero pedonale. La spiaggia di Mar Morto si raggiunge attraverso un sentiero ed è una cala circondata da una barriera rocciosa che impedisce l’arrivo diretto delle onde formando delle piscine naturali; Cala Galera, che si trova poco prima di Porto Ercole, è una spiaggia di sabbia abbastanza ampia con basso fondale.  

La gastronomia maremmana è fatta di piatti semplici, cosiddetti poveri, che però conservano la preziosità di ingredienti genuini, come ad esempio l’acqua cotta: un piatto fatto di poco, una zuppa povera a base di acqua (che abbondava nella palude), aglio e cipolle, uova, qualche foglia di verdura dell’orto o erbette di campo e tanto pane. Anche la pappa al pomodoro è una zuppa tradizionale.
Gli ingredienti genuini e il condimento saporito, rendono questo piatto squisito sia gustato caldo in inverno, che freddo in estate. Un antipasto molto apprezzato è Il polpo ubriaco. Si taglia a pezzi e si cuoce nel vino rosso, aromatizzandolo con aglio, peperoncino, alloro, per poi essere adagiato su crostini di pane caldo, strofinati con lo stesso aglio. C’è poi il baccalà alla maremmana, che tiene banco nei giorni di festa, come portata ricercata. Il pesce va prima impanato e fritto, poi immerso in un sugo aromatizzato con aglio e cipolla e quindi lasciato consumare per circa 20 minuti.