È lo chef numero 1 al mondo e, naturalmente, torna in Italia da vincitore. Massimo Bottura, anima dell’Osteria Francescana di Modena, è appena stato incoronato lo chef migliore del mondo dalla guida «The World’s 50 best restaurants», che raccoglie il parere di oltre 1000 esperti internazionali.
Non resistete alla voglia di provare i suoi piatti? Ecco il primo evento di Massimo Bottura in Italia, una volta che sarà tornato dai festeggiamenti di New York.
La cena da 280 euro: piatti icona e vini Franciacorta
Il primo appuntamento “italiano” con Massimo Bottura sarà il 1 luglio a Palazzo Lana Berlucchi, storica dimora attigua alle secolari cantine dove nel 1961 nacque il primo Franciacorta. Il menù non è per tutte le tasche: costa 280 euro, ma i fortunati che potranno permetterselo vivranno sicuramente un’esperienza indimenticabile! Volete sognare? Ecco il menù “illustrato” della serata.
Una lenticchia meglio del caviale
Chi lo dice che gli ingredienti “poveri” non possano diventare eccezionali? Massimo Bottura con questo piatto vuole dimostrare che un'”umile” lenticchia può essere buona quanto…il caviale! Come in un gioco di scoperta, piccole lenticchie nere assumono sul ghiaccio la forma e il sapore del caviale e vengono arricchite con panna acida e aneto.
La parte croccante di una lasagna
Vi ricordate quando, da bambini, si faceva di tutto pur di staccare la parte più croccante delle lasagne? Quel pezzetto di sfoglia abbrustolita “scappato” da besciamella e ragù per diventare l’oggetto del desiderio di tutto il tavolo. Lo chef Massimo Bottura ha voluto riprodurre quel godimento in un piatto e concentrare l’attenzione sulla crosta croccante che tutti vogliono staccare dalla placca da forno.
L’abbinamento: Berlucchi Franciacorta Cellarius Rosé 2011, un Franciacorta Millesimato dalla nuance ramata, con note di piccoli frutti rossi e crosta di pane. Il vino viene affinato sui lieviti per almeno tre anni.
Compromesso Storico: Tortellini in crema densa di Parmigiano Reggiano
Tortellini in brodo o alla panna ? Dopo decenni di dibattito, la questione è ancora da risolvere. La risposta di Massimo Bottura sta nel mezzo e lo chef ha voluto trovare compromesso storico con questo piatto. Si tratta di tortellini tradizionali, fatti con pasta all’uovo tirata a mano, che vengono cotti in brodo di cappone. Si servono con un’emulsione di Parmigiano Reggiano 36 mesi di razza bianca modenese e acqua naturale per esaltare la purezza dei sapori.
L’abbinamento: Berlucchi Franciacorta’61 Nature 2009, un Millesimato di Franciacorta che unisce la pienezza dello Chardonnay alla mineralità del Pinot Nero e rinuncia all’aggiunta finale di sciroppo di dosaggio. Il vino matura sui lieviti per oltre cinque anni.
Psychedelic Spin Painted Veal, not Flame Grilled
Un filetto di vitello rappresenta la grande tradizione toscana della carne alla griglia. Il vitello in questo caso è cotto sottovuoto per preservare le proteine essenziali, poi ricoperto di cenere e carbone e arricchito con clorofilla, crema di patate, succo di barbabietola rossa, peperone giallo e arancione e aceto balsamico Villa Manodori.
L’abbinamento: Berlucchi Palazzo Lana Extrême Riserva 2007, un Pinot Nero in purezza per una Riserva fresca e di grande persistenza aromatica. Viene affinato sette anni sui lieviti.
Caesar salad in bloom
Questa caesar salad originale racchiude il profumo e il colore della stagione estiva: petali di fiori, camomilla, gelsomino e polvere di lampone essiccata ricordano i sentori della natura che sboccia e rinfrescano il palato.
Oops! Mi è caduta la crostata al limone
Una crostatina al limone dall’impiattamento estremamente originale visto che viene presentata nel piatto…completamente rotta! Strati di zabaione al limone, sorbetto alla verbena e una frolla delicata incontrano bergamotto e canditi. Tra gli ingredienti ci sono anche i capperi! La storia di questo dolce è molto divertente: una sera il sous chef di Bottura, Takahiko Kondo, fece cadere la crostatina al limone un momento prima del servizio. Invece di sgridarlo, Bottura vide la bellezza che stava in quell’errore e decise di mettere il dolce nel menù. Ancora oggi è uno dei piatti-simbolo dell’Osteria Francescana.
L’abbinamento: Berlucchi Franciacorta Cuvée Imperiale Demi Sec, un inno alla morbidezza per Franciacorta “quasi-dolce” dai delicati profumi di frutta a polpa gialla e crosta di pane. La maturazione sui lieviti si prolunga per almeno diciotto mesi.
Il Franciacorta
Il Franciacorta è un vino che si sta facendo sempre più amare in Italia e all’estero. Si produce in provincia di Brescia e ha un disciplinare molto rigido. Si parte da uve Chardonnay e/o Pinot Nero, con la possibilità di aggiunta di Pinot Bianco fino ad un massimo del 50%. La rifermentazione in bottiglia – minimo di 18 mesi – crea una bollicina fine e piacevole in bocca. È un vino sapido, fresco, fine e armonico, che regala sentori di crosta di pane e lievito, arricchiti da note di agrumi e frutta secca, come mandorla, nocciola, fichi secchi. Il Franciacorta si trova nelle tipologie Satèn, Rosè, Millesimato e Riserva e nei dosaggi Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demi-Sec. Info utili si trovano sul sito del Consorzio Franciacorta.