Le Tremiti sono l’unico arcipelago italiano che si tuffa nell’Adriatico. È costituito da quattro isole principali, San Domino e San Nicola – le uniche abitate – Caprara, completamente disabitata ma visitabile con un’escursione in barca e Pianosa, l’isola interdetta al turismo, riserva naturale integrale più meno a metà strada tra le isole della Croazia e la costa del Gargano. L’isolotto di Cretaccio è poco più di uno scoglio e si trova tra San Nicola e San Domino. Le Tremiti sono parte integrante del Parco Nazionale del Gargano come Riserva Marina protetta.
Sono facilmente raggiungibili mediante aliscafo o traghetto da Rodi, Vasto, Termoli e Vieste e i porti di scalo sono San Domino e San Nicola.
Un buon consiglio è quello di fare il periplo dell’isola via mare con una piccola barca o un gommone per godervi tutte le grotte e le maggiori attrazioni di San Domino, l’isola più estesa dell’arcipelago delle Tremiti.
Tra queste ci sono: I pagliai scogli dalla forma appuntita alla destra del porto che si trovano ai piedi della scogliera in una magnifica spiaggia bianca; Grotta delle rondinelle: Grotta del bue marino nella quale furono avvistati esemplari di foca monaca; Grotta delle Viole così chiamata perché in primavera inoltrata le pareti si ricoprono completamente di viole; lo Scoglio dell’elefante; la Grotta e cala del sale: il punto in cui gli abitanti di San Domino si recavano a raccogliere il sale che si depositava sugli scogli.
Terminata l’escursione via mare si può scendere a San Domino e dal porto a piedi raggiungere il centro abitato e il Colle dell’eremita, il punto più alto dell’isola con un panorama a 360° su tutto l’arcipelago. L’unica spiaggia sabbiosa, cala delle Arene, si trova proprio a San Domino, sulla sinistra del porticciolo.
Altre piccole cale che vale la pena di visitare sull’isola sono Cala Tramontana sulla costa settentrionale, Cala Matano immersa in una vegetazione lussureggiante conosciuta anche come Cala Duchessa, prende il nome dalla duchessa Matano, un tempo amministratrice dell’arcipelago pugliese, e Cala dello Spido, sulla costa orientale.
L’isola di San Nicola è il vero cuore “storico” delle Tremiti. Le mura fortificate furono costruite per “proteggere” l’Abbazia di Santa Maria a Mare che risale all’XI secolo e che fu costruita dai Benedettini di Montecassino; accanto c’è il Chiostro del Monastero. Attraverso un unico ingresso si accede al castello e poi al convento. Le sue coste sono molto frastagliate e difese da grossi scogli con pareti a picco sul mare e panorami mozzafiato.
La cucina delle Tremiti è, principalmente, a base di pesce. Da assaggiare la grigliata di aragoste e scampi, gli spaghetti alle vongole, la zuppa di pesce. Caratteristici sono inoltre il Pesce fe’jute, che significa “pesce scappato”. Si tratta di una zuppa di verdure, pomodorini e pane raffermo; senza pesce appunto. Le scescille, polpette ovali fatte con uova, formaggio e pane raffermo, cotte nel sugo.