Le insalate in busta: come conservarle

Quante volte entrando al supermercato ti trovi davanti a una scelta: comprare l’insalata fresca o quella in busta già pulita, lavata e tagliata, pronta al consumo?
Una lotta tra il “l’insalata fresca è più sana” e il “però ho poco tempo, meglio quella in busta”.

La critica maggiore mossa nei confronti dell’insalata pronta al consumo è infatti proprio relativa alla qualità, ritenuta generalmente inferiore. In realtà, se tutte le normative vigenti sono state rigorosamente rispettate, il prodotto finale è di buona qualità e paragonabile a uno fresco.

Anche la paura del cloro utilizzato per il lavaggio industriale dell’insalata, è generalmente scongiurato dai controlli effettuati dall’azienda.

Dalla loro poi i prodotti in busta hanno l’ovvia constatazione che, meglio utilizzare quelle già pronte nei sacchetti piuttosto che non mangiare le verdure perché non si ha tempo di cucinarle o di lavarle.

Qualche piccolo consiglio su come fare una scelta: bisogna evitare le confezioni rigonfie perché potrebbe essere in atto una proliferazione batterica. Lo stesso vale per quelle con la condensa.  Inoltre è importante mantenere la catena del freddo. Il prodotto è sicuro se viene conservato costantemente a temperature inferiori agli 8°C. Se si compra la busta d’insalata in estate è una buona idea utilizzare le buste termiche e dirigersi rapidamente a casa.