Nell’agriBosco i campi agricoli coesistono e “fanno mondo” con un bosco che ospita quasi tremila alberi di specie autoctone tra filari e aree riforestate, per portare bellezza al paesaggio e ripristinarne la biodiversità perduta.
E ancora, nell’agriBosco che verrà, campi verdi e percorsi naturalistici renderanno questo progetto unico: un luogo che aggiunge un altro elemento al percorso che Barilla, da tempo, ha intrapreso sulla sostenibilità e dove poter celebrare la bellezza della natura.
Si tratta di un’area riqualificata di 23 ettari (più di 30 campi da calcio) adiacente al pastificio di Parma e alla sede centrale di Barilla. Riqualificata e riportata alla natura e alla comunità che rappresenta e racconta la strategia di sostenibilità del Gruppo, tra piante, ingredienti e materie prime da cui nascono pasta, sughi e prodotti da forno apprezzati in tutto il mondo.
L’agriBosco sarà aperto e fruibile dalla comunità locale. La sua nascita è stata possibile grazie alla collaborazione tra Barilla e due partner autorevoli: Legambiente, l’associazione ambientalista che da oltre 40 anni è protagonista di progetti di sviluppo sostenibile e tutela del territorio, e AzzeroCO2, che in Italia ha promosso decine di progetti di forestazione per la mitigazione degli impatti ambientali e la compensazione delle emissioni. Secondo le stime di AzzeroCO2, l’agriBosco Barilla assorbirà oltre 13mila kg di CO2 ogni anno per i prossimi 100 anni.
Sarà anche un parco didattico per le scuole, le associazioni e il mondo del volontariato, con percorsi tematici sull’agricoltura sostenibile, l’apicoltura, la tutela della biodiversità e la gestione virtuosa del ciclo delle acque.
Le materie prime di Barilla coltivate nel primo anno di vita dell’agriBosco sono state tre: grano tenero, girasole, grano duro.