In Giappone, quando arriva l’estate, è il tempo delle kakigōri, le granite che si ottengono tritando finemente un blocco di ghiaccio con una speciale macchina in modo da ottenere una soffice neve che viene poi condita con sciroppi alla frutta, tè verde, panna o gelato.
La particolarità è data proprio dalla consistenza del ghiaccio che viene tagliato con apposite macchinette a lama che lo rendono simile a neve fresca, appena caduta. Una palla spumosa e soffice da mangiare con il cucchiaio.
Le origini della Kakigori lo collocano nel periodo Heian come delizia estiva riservata all’aristocrazia giapponese. I più ricchi signori di Kyoto potevano infatti permettersi di conservare blocchi di ghiaccio in speciali himuro, casse apposite per questo scopo, e farseli portare giù dalle colline in estate dalla servitù che “affettava” o meglio grattava i blocchi
Più avanti un imprenditore di nome Nakagawa Kahe, cominciò a trasportare il ghiaccio dall’Hokkaido fino a Edo, rendendo disponibile il kakigori a tutta una nuova clientela di Tokyo che non vedeva l’ora di rinfrescarsi e assaggiare la specialità riservata a pochi.
La versione base del Kakigori è del semplice ghiaccio raschiato su cui si versa uno sciroppo a base di frutta o di altri gusti. Le versioni casalinghe invece, sono a base di frutta e comprendono sciroppo a base di frutta vera e pezzi di frutta fresca.
Se vuoi cimentarti provando a farlo in casa è fondamentale cercare di procurarti una macchina per kakigori giapponese!