I supermercati ci propongono ingredienti sempre nuovi e particolari, di cui molti di non hanno mai sentito parlare: è il caso di spezie e bacche che arrivano da paesi lontani. Sperimentare questi nuovi cibi è sicuramente interessante, ma il rischio è quello di perdere il filo con la nostra tradizione, che è fatta di una cucina semplice come quella delle nonne.
La cucina tradizionale, infatti, era incentrata sui prodotti dell’allevamento e della coltivazione diretta, come le carni degli animali da cortile, verdure e legumi, ma anche farine e mais per produrre pasta, pane e polenta. Tutti ingredienti sani e preziosi, che nessuno si sognava di sprecare. Il riciclo degli ingredienti è un’altra caratteristica della cucina del passato, ricca di ricette anti spreco una per tutte: la pappa al pomodoro toscana, in cui si usa il pane raffermo unito al pomodoro per avere un piatto gustoso.
Cosa rimane utile di questa tradizione? Certamente l’invito a non sprecare e poi quello a privilegiare sempre la qualità degli ingredienti, magari acquistandoli direttamente dai contadini. Insomma, l’idea della cucina a chilometro 0 non proprio una novità, ma piuttosto un ritorno alle origini.