Il Parco d’Abruzzo compie 100 anni

Quest’anno il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise festeggia 100 anni dalla sua costituzione ufficiale con l’apertura del Museo Storico e una ricca serie di eventi.    

La primavera, quando la natura si risveglia con ricche fioriture e canti di uccelli, è il periodo perfetto per visitarlo, sfruttando la sua vasta rete di sentieri che percorre l’intero territorio del Parco.
Le escursioni, le passeggiate e le visite a contatto con la natura possono essere fatte a piedi o, lungo alcune piste autorizzate, anche a cavallo, a dorso di mulo o in bicicletta. Nei diversi Centri Visita del Parco si trovano carte e informazioni per scegliere tra circa 150 itinerari escursionistici, per una lunghezza complessiva superiore a 750 km. Ci si può anche affidare alle visite guidate: tra le più interessanti e amate è quella “Sulle tracce dell’orso bruno marsicano”, che comprende bearwatching, cena in rifugio godendosi il tramonto e discesa serale sotto il cielo stellato.

Nel cuore del Parco da non mancare una visita a Pescasseroli, incorniciata dai Monti Marsicani; giungendo in questa località si è accolti da una corona di case arroccate sul Colle del Castello ai cui piedi scorre il fiume Sangro. Pescasseroli è celebre per il suo Parco Faunistico, dove si trovano animali feriti o riabilitati insieme a una grande varietà di piante appenniniche popolate da scoiattoli, picchi e dai fringuelli dell’Appenino.

Da vedere anche Barrea, piccolo borgo medievale arroccato su uno sperone a 1066 metri, che si affaccia sull’omonimo lago artificiale e su un anfiteatro formato da alcune tra le più belle montagne del Parco. Il paese, per difendersi dalle incursioni, si è sviluppato in prossimità della foce naturale del Sangro con un groviglio di case disposte a muraglia che rendevano impossibile l’accesso se non dalle due porte posizionate a monte e a valle del paese. A sorvegliare il tutto, i due torrioni: la Torre Rotonda e la Torre Quadrata.

In tutti i paesi del Parco è possibile trovare ristoranti con cucina tradizionale. Tra i piatti tipici ci sono i “maccheroni alla chitarra”, fatti con il singolare oggetto a corde metalliche che ricorda lo strumento musicale, la zuppa di orapi (spinaci selvatici) e fagioli, gli gnocchetti acqua farina e orapi, il caciocavallo di mucca, ma anche un raro formaggio caprino la Marzolina e naturalmente le carni alla brace con i famosissimi arrosticini.