Oggi una considerevole quantità di imballaggi in plastica occupa i nostri carrelli della spesa.
L’importanza del packaging nei prodotti alimentari è importante sotto vari aspetti:
deve garantire l’integrità e la conservazione del prodotto; deve apparire funzionale dal punto di vista dell’ingombro e della facilità di utilizzo; deve rispondere in maniera sostenibile alla fase post-consumo.
Un’azienda inglese di meal kit, dopo 15 anni di ricerca e uno di sviluppo ha prodotto un packaging commestibile a base di proteine di piselli. L’imballaggio è stato realizzato in collaborazione con una spin-off dell’Università di Cambridge, e contiene il dado da brodo presente in alcuni box ricetta. Il nuovo tipo di imballaggio è biodegradabile e commestibilie realizzato mediante un ciclo virtuoso a partire dagli scarti alimentari.
Viene infatti realizzato essiccando un materiale proteico di piselli in fogli che hanno gli stessi vantaggi della plastica essendo in grado di preservare il sapore e la durata di conservazione del cibo, ma senza sprechi di imballaggio.
Una società indonesiana commercializza invece una bioplastica commestibile, ottenuta dalla lavorazione delle alghe. La bioplastica ottenuta è trattabile con inchiostri alimentari ed è estremamente facile da plasmare in forme quali piatti, bicchieri, coppette e sacchetti da sigillare a caldo.
Un’alternativa alla bottiglietta in plastica: gli ideatori, tre giovani ingegneri spagnoli, hanno sviluppato una doppia membrana gelatinosa, dall’alginato di sodio e cloruro di calcio e le hanno dato la forma di una bolla in grado contenere 250 ml di liquido. La membrana può essere aromatizzata (menta, sambuco, ribes ecc. ) e colorata, ed è completamente edibile. In alternativa può essere scartata come la buccia di un frutto.
Il packaging biologico, commestibile e completamente riciclabile Scoby, consiste nell’aggiunta di zucchero e altre sostanze organiche al kombucha, la bevanda fermentata a base di tè originaria della Cina. Batteri, lieviti e rifiuti agricoli contribuiscono in sole due settimane al generarsi di una sottile membrana dall’aspetto simile alla cellulosa. È completamente vegetariano e dopo l’uso, può essere sia mangiato che compostato.
Insomma, c’è in atto nel mondo una sfida d’innovazione ma anche un enorme potenziale commerciale.