Tra i temi più inflazionati oggi c’è sicuramente il food & wine che, grazie al file audio, ha subito una piccola rivoluzione culturale. Il cibo infatti solitamente non viene collegato all’udito ma all’olfatto, al tatto, al gusto, alla vista. Eliminare quattro dei cinque sensi e “raccontare” i piatti in uno spazio virtuale, astratto, riesce a creare un nuovo modo di “degustare”. A partire dal successo dei podcast, si è scatenato un effetto domino tra le grandi piattaforme, a cui si può dare il nome di social audio. Informarsi, divertirsi, intrattenersi, trovare nuove ricette; non c’è che l’imbarazzo della scelta. A partire dal podcast di ricette di GialloZafferano, a “Parla come mangi” in cui lo chef stellato Davide Oldani e il giornalista Pierluigi Pardo chiacchierano, insieme ad altri ospiti, di tradizioni regionali, memorie, prodotti tipici, incontri. In “BBC,s the food programme” dal 1979, la Bbc Radio 4 trasmette un programma radiofonico dedicato al cibo; nel 2001 il commentatore ha ricevuto persino un premio dalla Sony Radio Academy per la sua intraprendenza nell’esser stato il primo giornalista ad aver preso l’argomento sul serio.
“Bon Appétit Foodcast”: dal quartiere generale di uno dei magazine di cucina americani più famosi nasce questo podcast dedicato al cibo a 360 gradi. Una nuova puntata ogni mercoledì in cui, in circa 50 minuti, si parla di ricette, notizie, interviste agli chef e a professionisti del settore. Gastropod: un altro classico internazionale. Le giornaliste Cynthia Graber e Nicola Twilley ci sorprendono portandoci a conoscere i retroscena del mondo del cibo, come vengono coltivate le materie prime, come sono nati certi piatti, ma anche gli ultimi studi della scienza dell’alimentazione.
Anche su Clubhouse, il social network di solo audio, in cui, in stanze digitali chiamate Room, in tempo reale, possono essere affrontate tante tavole rotonde dedicate a un particolare argomento, gli appuntamenti a tema food stanno crescendo. Ad esempio gli chef stellati Niko Romito e Massimo Bottura, hanno debuttato sul social Clubhouse con “Chef House” dove vengono poste delle domande dagli utenti e non da addetti del mondo del food, per stimolare nuovi dialoghi. Interessante anche Chef Talk: The Culinary Collective, il circolo dove intavolare conversazioni con i principali ruoli professionali del settore e stringere così nuovi contatti.