Giallo Zafferano a #SIOS18

Lunedì 17 dicembre siamo stati tra i protagonisti di StartupItalia! Open Summit 2018, l’evento che promuove l’innovazione e il confronto tra fondatori di startup, sviluppatori, aziende e investitori. Il nostro team Digital magazine parteciperà a incontri one to one con dieci startup.

Andrea Santagata, chief digital officer dell’area Periodici Italia, ha raccontato il nostro percorso di trasformazione da editore tradizionale a editore del futuro.
“La nostra partecipazione a StartupItalia! Open Summit 2018 s’inserisce nell’ambito del percorso di crescita nel digitale intrapreso dal Gruppo Mondadori”, ha dichiarato Andrea Santagata, vicedirettore generale e chief digital officer dell’area Periodici Italia del Gruppo Mondadori. “Crediamo fortemente nell’innovazione e puntiamo a consolidare il nostro legame con l’ecosistema delle startup raccontando il nostro modello di ‘editore del futuro’: un editore sempre più multimediale e in grado di alimentare un rapporto social con i propri utenti. L’obiettivo è continuare ad arricchire la nostra offerta anche attraverso collaborazioni con nuovi talenti del digitale complementari e sinergici con il nostro modello di business. Siamo entusiasti di poter instaurare con le giovani realtà emergenti un dialogo e uno scambio proficuo all’insegna della creatività e della creazione di contenuti di qualità”, ha concluso Santagata.

A StartupItalia! Open Summit 2018 è stata presente anche la nuovissima apecar firmata Giallo Zafferano, cuore di un’iniziativa di engagement attraverso cui fondatori e sviluppatori sono stati chiamati a rivelare su dei post-it gli ingredienti di successo e di insuccesso per una giovane realtà imprenditoriale. E’ nata così la “ricetta per la startup perfetta”.

Quasi un terzo delle persone coinvolte (il 30%) ha indicato l’IDEA come l’ingrediente che non può mancare, cui vanno aggiunti altri valori fondamentali come CORAGGIO, ambizione, intraprendenza e il ruolo di collaboratori e partner nel TEAM (entrambi al 22%).

Dall’altra parte  è l’EGOISMO a rappresentare l’ingrediente di maggior insuccesso per una startup (al 46%).