L’albero del banano è originario dell’Asia, Cina, Malesia e Filippine in particolare. Esistono oltre mille varietà di questo frutto (che in realtà è la bacca dell’albero), la più diffusa è la Cavendish, gialla e dolce. Ma c’è anche anche la banana rossa, la Awak (consumata nel sudest asiatico), la “Platano” (molto diffusa nel continente africano), conosciuta anche come “banana da cottura” e altre varietà, sempre di sapore dolci, che possono avere buccia gialla, rossa rosa o porpora.
La banana è un alimento prezioso
Contiene molti zuccheri, che all’inizio sono presenti sotto forma di amidi poco digeribili, ma poi, con la maturazione, si trasformano nelle forme più semplici e assimilabili, come fruttosio, glucosio e saccarosio. È ricca di minerali, primo tra tutti il potassio, che favorisce la riduzione della pressione sanguigna e aiuta a contrastare i crampi muscolari. Un solo frutto soddisfa il 20 e il 30% del nostro fabbisogno giornaliero del prezioso minerale. È un alimento saziante che, grazie al triptofano, migliora l’umore e potenzia la memoria.
In genere sii consuma al naturale, ma può essere anche cotta in forno, stufata, bollita, saltata o fritta. Ottima abbinata alla cannella e allo zenzero, irrorata con succo di limone o fiammeggiata con un liquore. Con la purea di banana si possono preparare torte, crostate, muffin, budini.
Le banane si raccolgono acerbe, quando sono ancora verdi, perché la maturazione sulla pianta fa perdere parte del sapore e della dolcezza. Conservata in frigo non maturerà del tutto, neanche una volta riportata a temperatura ambiente. Il freddo del frigo annerisce la buccia, ma il frutto non perde per questo il sapore zuccherino.
In alcuni Paesi le foglie di banano vengono usate per cuocere alimenti al cartoccio mentre la buccia, grazie alle qualità emollienti della parte interna, in passato veniva impiegata come rimedio per le scottature.