Firenze e il suo street food: il panino con il lampredotto

Culla del Rinascimento, ricca di storia e di cultura, Firenze è una città a misura d’uomo e il suo centro storico si può visitare anche non avendo tantissimo tempo a disposizione.

Partendo dalla meravigliosa basilica di Santa Maria Novella con la croce di Giotto e gli affreschi del Ghirlandaio e di Botticelli. 

Da qui si raggiunge Piazza del Duomo, una delle piazze più belle del mondo grazie ai tre capolavori: il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Campanile di Giotto. Il Battistero con la facciata geometrica e l’alternanza di marmi bianchi e verdi e lo sfavillante oro della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti.

Cattedrale di Santa Maria del Fiore è il nome ufficiale dell’edificio religioso conosciuto come il Duomo di Firenze. L’architetto fu Arnolfo di Cambio e la costruzione dell’edificio durò ben 72 anni. Sicuramente la parte più famosa è la cupola del Brunelleschi, con i suoi 114 metri d’altezza e 45 metri di diametro, decorata da Giorgio Vasari con scene del Giudizio Universale, sulla quale è possibile salire affrontando i 463 gradini.

Accanto c’è il campanile di Giotto, decorato da 54 bassorilievi, dal quale si può ammirare tutta la città.

Per rifocillarti dopo le visite culturali niente di meglio del provare il più famoso street food fiorentino, preparato dai “trippai”, il panino con il lampredotto. Quest’ultimo è tecnicamente l’abomaso (uno dei 4 stomaci del vitello), bollito in un brodo aromatizzato da aromi, un vero simbolo della tradizione gastronomica. Da cibo povero dei contadini oggi è diventato una specialità gourmet, preparato oltre che nella versione tradizionale, anche in diverse varianti, ad esempio al piatto e non nel panino. Viene servito con numerosi condimenti, dall’immancabile salsa verde all’olio super piccante. Da provare assolutamente!