Una pianta storica, quella del fico, conosciuta fin dall’antichità e menzionata persino nella Bibbia.
La specie è presente in due forme botaniche che si differenziano in base al periodo di maturazione, ossia il momento in cui nascono i suoi frutti prelibati. Si possono quindi trovare i fichi fioroni, che si formano in autunno e giungono a maturazione nella tarda primavera e i cosiddetti fichi veri che, più piccoli e zuccherini, nascono in primavera e si possono raccogliere alla fine dell’estate. I frutti possono essere bianchi, verdi, marroni, violacei e neri.
A differenza di quanto comunemente si crede, non sono frutti ipercalorici, infatti contano solo 47 calorie ogni 100 grammi. Queste aumentano quando il prodotto è lavorato, come accade per i fichi secchi. In questo caso, il frutto apporta all’organismo poco meno di 250 calorie ogni 100 grammi di prodotto.
Essendo un frutto ricco di fibre, può essere un ottimo alleato per chi soffre di stitichezza. Inoltre abbondano di prebiotici che, facilitando il processo digestivo, sono utili alla flora batterica intestinale. L’alta concentrazione di potassio, ferro e magnesio aiuta chi soffre di ipertensione.
Con questo frutto dalle numerose varietà è possibile realizzare moltissime ricette sia dolci che salate. Tipica quella della tradizione romana: su una base di pizza bianca calda e croccante vengono aggiunti fichi e prosciutto, tutto a crudo e senza condimenti. Da qui il detto “mica pizza e fichi” quando si parla di qualcosa di molto facile e veloce.
Naturalmente si usa anche per fare confetture, crostate, torte al cioccolato, schiacciate. Il fico secco può essere unito ad altra frutta secca, ricoperto con cioccolato o glassato.