L’enogastronomia della Valbelluna è un connubio perfetto tra le tradizioni culinarie venete e quelle della cucina ladina delle Dolomiti. L’amore per la terra dei contadini si riflette nei sapori sani e genuini: alla classica polenta, rigorosamente fatta con il mais di varietà locali, si accompagnano le carni e i formaggi, prodotti dalle latterie e dalle malghe. E poi i fagioli, con le innumerevoli varietà coltivate, l’orzo e il farro, gli ortaggi, il miele, la frutta e tantissimo altro. Imperdibili lo schiz, la polenta con il mais sponcio, la zuppa d’orzo e fagioli gialet e i fagioli di Lamon.
Tra i numerosi prodotti da assaggiare, da non perdere è la “noce feltrina” con la sua caratteristica unica: il guscio sottile e poco rugoso che si rompe facilmente tra le dita. Dal gusto dolce e rotondo, ha un’enorme versatilità: si può degustare da sola, nei dolci, nel liquore nocino, come ripieno di paste o insieme ai formaggi.
Altro prodotto di rilievo è il miele delle Dolomiti Bellunesi che – grazie alla sua altissima qualità – ha ottenuto il marchio di tutela Dop. Il territorio Dolomitico Bellunese vanta una tradizione apistica di grande pregio. L’alternarsi di prati, pascoli e boschi sono caratteristiche perfette per ottenere un miele di altissima qualità. La grande varietà di fiori e le diverse altitudini permettono di produrre mieli con caratteristiche che li rendono pregiati e variegati. Tra i mieli caratteristici, i più diffusi sono i profumati e delicati millefiori di fondovalle primaverili, con preponderanza di piante da frutto, lampone selvatico e tarassaco; i millefiori estivi di montagna, più gustosi, aromatici e scuri, contenenti essenze varie, come timo, il trifoglio bianco, o il rododendro e infine i mieli unifloreali di acacia, castagno, tarassaco, tiglio e le melate.
Per finire, a dicembre è d’obbligo assaggiare il “marrone feltrino” cotto al forno, come caldarrosta o nella preparazione della classica minestra di marroni. Rinomata per la sua eccezionale dolcezza e la sua consistenza soda e farinosa, questa varietà di castagna è da secoli un alimento fondamentale nella dieta degli abitanti della Valbelluna e in particolare del territorio feltrino. Qui, la coltivazione dei castagni risale ai tempi dei Romani: questi alberi hanno infatti fornito sostentamento per generazioni e restano parte integrante della cultura locale. Per preservare questo patrimonio, nel 1996 è stato costituito il “Consorzio Tutela Morone e Castagno del Feltrino” nato proprio per tutelare i castagneti e promuovere l’alta qualità del prodotto.
Comunque che tu sia un appassionato di cibo o ì alla ricerca di paesaggi mozzafiato delle Dolomiti, ti consigliamo di includere nella tua esplorazione una visita a Feltre. Per scoprire la sua lunga storia e assaggiare tutte le tradizioni culinarie.