In estate sulle tavole italiane si consumano volentieri formaggi freschi. Per chi è intollerante al lattosio, tuttavia, la scelta avviene spesso fra digeribilità e gusto.
La fetta di persone che hanno difficoltà a digerire questo enzima diventa sempre più ampia: non a caso il mercato dei prodotti senza lattosio cresce di anno in anno (+13% sono nel 2020, secondo i dati Nomisma).
Il lattosio è uno zucchero naturalmente presente nel latte. Si tratta di un disaccaride, cioè una molecola complessa composta da due zuccheri semplici, glucosio e galattosio, che può essere scomposto e digerito attraverso la lattasi. Nelle persone che perdono la capacità di sintetizzare questo enzima compare l’ intolleranza al lattosio, che può provocare diverse reazioni infiammatorie, collegate a fenomeni come emicrania, gonfiore, colite o dermatite.
Per togliere il lattosio senza togliere il gusto, il procedimento utilizzato nel caseificio Sabelli Group è di tipo enzimatico: nelle vasche di riempimento del latte viene aggiunta la lattasi, lo stesso enzima presente nel nostro organismo fin da bambini e deputato alla digestione del lattosio. La lattasi scinde le molecole di lattosio in glucosio e galattosio. Un procedimento naturale per ottenere prodotti con una concentrazione finale di lattosio dello 0,01 per cento, fino a 10 volte inferiore ai limiti stabiliti dalla legge.
Con 155.000 tonnellate di latte fresco lavorato all’anno, 4 siti produttivi, 8 piattaforme distributive e 500 dipendenti e collaboratori, Sabelli Group è una realtà consolidata nel mercato dei formaggi freschi di qualità e nei segmenti burrata e stracciatella.