Come dimostrano anni di ricerche scientifiche la Dieta Mediterranea è un modello di alimentazione sana e sostenibile, che aiuta a diminuire i rischi relativi e importanti malattie croniche come diabete, ipertensione arteriosa ed obesità.
Allo stesso tempo è un modello di alimentazione sostenibile con effetti positivi in ambito ambientale ed economico; le produzioni agricole e agroalimentari, infatti, insieme alla tradizione culinaria assicurano la qualità degli alimenti e garantiscono il rispetto di criteri etici e ambientali di produzione.
La Dieta Mediterranea contribuisce quindi a migliorare le condizioni di salute perché prevede alimenti che in massima parte hanno un sano profilo di grassi, contengono una bassa percentuale di carboidrati, hanno un basso indice glicemico e un alto contenuto di fibre alimentari, antiossidanti e anti- infiammatori.
Ecco perché fa bene
Ampio consumo di cereali e dei loro prodotti di trasformazione (pane, pasta), soprattutto integrali
Abbondanza di ortaggi a foglia verde
Impiego dell’olio extravergine di oliva, con il conseguente significativo apporto di acidi grassi monoinsaturi
Presenza di carne e pesce e anche di proteine di origine vegetale dalle leguminose.
Importante è anche l’abbinamento degli alimenti secondo moduli vari e gustosi, comunque sempre completi dal punto di vista nutrizionale (cereali e legumi, cereali ed alimenti di origine animale, carni o pesci con ortaggi).
Anche la distribuzione dei pasti segue precise regole di periodicizzazione quotidiana (colazione, spuntini, pranzo, cena ) e di occasionalità (cibo festivo e cibo feriale).
Per tutte queste ragioni nel 2010 l’UNESCO ha riconosciuto la Dieta Mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità in quanto esempio di ricchezza culturale legata al territorio, alla convivialità, alla società con l’alimento che si trasforma in un vero e proprio atto di relazione e condivisione.