Verdure e cereali, salumi, affettati e dolci squisiti. La fertile campagna che circonda la città di Cremona regala molte sorprese agli amanti del buon cibo. A cominciare dalla zucca, immancabile protagonista dei tortelli. Casalmaggiore, a circa 40 km da Cremona, è il luogo ideale per gustarli. Con una deviazione di 20 chilometri puoi raggiungere poi Calvatone dove si producono le ufèle, piccole sfoglie talmente leggere e delicate da essere ideale accompagnamento sia di pietanze dolci sia salate. Se ami la carne, non resterai deluso. Prova anche il Salame Cremona Igp, dall’impasto morbido, aromatico e speziato, oppure il Cotechino cremonese vaniglia che deve il nome originale al gusto dolce e delicato. In zona amerai anche i verzini, salamini di carne suina cotti tradizionalmente con le verze. Per una scorta di formaggi, potete poi raggiungere Soresina, cittadina nota anche per la ricetta del cotechino in camicia avvolto in una fetta di carne. Infine per assaggiare un dolce tipico conviene proseguire sino a Crema: qui le pasticcerie sfornano la spongarda, una tipica torta ripiena di frutta secca spezie e canditi. Ma a proposito di frutta secca, nulla batte il torrone di Cremona, un dolce a base di ingredienti semplici ma di altissima qualità: miele, zucchero, albume d’uovo e frutta secca (principalmente mandorle, ma a volte anche nocciole o pistacchi). La miscela viene cotta lentamente e poi modellata in stampi per formare blocchi solidi, successivamente avvolti in ostie sottili.
Il torrone di Cremona ha origini antiche e leggendarie che risalgono al matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza nel 1441. Si racconta che per loro fu preparato un dolce simile a forma del “Torrazzo”, il celebre campanile della città, da cui deriverebbe il nome “torrone”. Questo dolce è oggi un simbolo della tradizione gastronomica lombarda ed è celebrato ogni anno durante la Festa del Torrone, dove si possono gustare versioni artigianali uniche: morbide, al cioccolato o arricchite con agrumi canditi.