Anche in Italia i primi cibi con farina d’insetti

Gli insetti sono la fauna più importante del nostro pianeta e costituiscono il 90% degli animali sulla Terra. Per gli entomologi esistono almeno due milioni di specie diverse, di cui 2mila già usate in cucina. Sono commestibili coleotteri, farfalle, api e vespe, locuste, cavallette, grilli e cimici. 

Già da tempo si parla delle possibilità offerte a livello alimentare e nutrizionale dagli insetti, ingrediente molto utilizzato in Oriente.

Il recente regolamento della Comunità Europea ha promosso la tarma della farina o Tenebrio molitor, la locusta migratoria e l’Acheta domesticus.
Questi insetti “in polvere” cambieranno i gusti gastronomici degli italiani? Un’azienda italiana ci ha scommesso, con le prime chips cotte al forno.

Negli snack, proposti nei gusti pizza e formaggio con un 15% di farina di lenticchie, sono presenti anche, in una quota del 10%, le larve delle tarme della farina polverizzate.

Oggi 113 Paesi utilizzano queste fonti di nutrimento. L’Italia arriva ultima, viziata dalla “dieta mediterranea” e sempre molto diffidente al cambiamento dei sapori.

I vantaggi indubbiamente ci sono: gli insetti sono molto proteici e possono soddisfare i bisogni alimentari mondiali in maniera più sostenibile, poiché hanno un basso impatto ambientale. Richiedono meno acqua, cibo e suolo rispetto agli allevamenti tradizionali e le emissioni di gas serra sono ridotte.

100 grammi di larve di Tenebrio molitor possono contribuire per il 76% al nostro fabbisogno giornaliero di proteine e quasi al 100% delle vitamine. Il quadro nutrizionale degli insetti è simile a quello delle carni o del pesce. Le proteine sono comunque la componente più significativa: in trenta milioni di cavallette ce ne sono sedici tonnellate. Gli insetti possono costituire una valida alternativa per l’assunzione di proteine nobili e hanno una cospicua quantità di amminoacidi essenziali.

Inoltre sono poveri di sodio, calcio e potassio ma contengono in quantità fosforo e magnesio.
Una porzione di 100 grammi di grilli e cavallette soddisfa il nostro fabbisogno giornaliero di zinco, magnesio e parzialmente di ferro. Gli insetti contengono anche vitamine, in particolare la B2, l’acido pantotenico e biotina e acido folico mentre sono scarsi di vitamina A, C, niacina, tiamina e vitamina E. Possono generalmente essere considerati ottimi integratori di elementi essenziali al nostro metabolismo.