Tra vicoli, torri e piazze si estendono quasi 40 km di portici che rendono Bologna un elegante salotto all’aperto dove ci si incontra, si passeggia e si fanno acquisti. Portici che risalgono al Medioevo quando la città si sviluppò grazie alla presenza della sua Università, la più antica in Europa, che la trasformò in un importante centro culturale donandole l’appellativo di “dotta”.
Ma c’è un altro soprannome che caratterizza Bologna: la “rossa”. Sono i mattoni che ricoprono torri e palazzi a donarle questa peculiarità, ancor più visibili dall’alto quando, salendo 498 scalini, si arriva in cima alla Torre degli Asinelli e si gode di uno spettacolo di gran fascino.
E, dato che non c’è due senza tre, terminiamo con un altro appellativo: Bologna la “grassa”. Perchè? Per la sua cucina opulenta e sostanziosa. Nel centro storico di antica tradizione artigiana, dove nel Medioevo avevano sede le corporazioni di mestiere, oggi si fanno acquisti culinari nel Mercato di Mezzo. Salumerie, macellerie e panifici, banchi di frutta e verdura e negozi con gastronomia tipica riempiono di colore e profumi gli storici vicoli.
Se poi la voglia del salume più gustoso ti assale, nel mese di ottobre sei nel posto giusto: basta andare a Zola Predosa, capitale mondiale della mortadella, a 14 chilometri da Bologna, e partecipare alla sedicesima edizione di Mortadella Please!, il festival dedicato al celebre salume bolognese. Stand gastronomici dove assaporare piatti tradizionali e innovativi, conferenze, approfondimenti, laboratori, showcooking, masterclass e un’area dedicata ai bambini ti aspettano a braccia aperte. Per deliziare occhi e palato!