Istituita dalla FAO nel 2013 la Giornata Mondiale del Suolo viene celebrata ogni 5 dicembre, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’importanza fondamentale che il suolo ha nella nostra vita e promuoverne la gestione sostenibile.
Il suolo è un elemento primario per la nostra sopravvivenza, ma troppo spesso diamo la sua presenza per scontata. La FAO, a tal proposito, ha raccolto alcuni dati che evidenziano l’importanza che questa risorsa ha nella nostra vita: il suolo contiene, infatti, tre volte più carbonio dell’atmosfera e può aiutarci a far fronte alla sfida del cambiamento climatico; inoltre, ben il 95% del nostro cibo proviene dal suolo. Tuttavia, Il 33% del terreno globale è già degradato.
Il degrado del suolo è dovuto alla naturale erosione causata dalle acque piovane, ma soprattutto alla presenza umana. L’urbanizzazione, la coltivazione intensiva e il cambiamento climatico stanno infatti portando a una perdita sempre più rapida di suolo utilizzabile, il quale è via via meno fertile a causa della diminuzione di nutrienti.
La crisi climatica che sta investendo ampie zone del pianeta comporta una siccità crescente e con questa la desertificazione. A questo si aggiunge la desertificazione da agricoltura industriale. Un problema che rischia di compromettere la potenzialità di molti suoli, anche in Italia. Il 70% di tutti i suoli europei è in uno stato di cattiva salute a causa delle attuali pratiche di gestione, dell’inquinamento, dell’urbanizzazione e degli effetti del cambiamento climatico.
È importante sottolineare quanto sia fondamentale la terra in ogni nostra giornata di vita sul pianeta, quanto sia determinante nella sopravvivenza di ogni essere vivente. Dovremmo imparare a camminarci su con rispetto, a usarla con delicatezza e a respingere ogni abuso 365 giorni l’anno