Forlì, o come dicono qui Furlé, è una vivace cittadina romagnola cresciuta attorno alla grande piazza Aurelio Saffi
e abbracciata da una vasta area verde collegata alla piazza da una comoda pista ciclabile. Il parco urbano Franco Agosto è meta quotidiana degli sportivi, che trovano campi da calcetto, pallavolo, pallacanestro, beach volley e bocce. Anchese lo sport non vi interessa, non perdete l’occasione di percorrere i suoi sentieri freschi e ventilati dove, soprattutto in primavera, si fanno incontri sorprendenti come i conigli che saltellano indisturbati in cima alla collina, ma anche cigni, anatre, gallinelle d’acqua e testuggini, che animano gli specchi d’acqua.
Per scoprire il centro storico di Forlì evitando le piste più battute partite da via Regnoli, che ricorda, anche se in piccolo, la East Side Gallery di Berlino. Un luogo magico, appartato ma centrale, da precorrere lentamente con
lo sguardo rivolto verso gli affreschi e i murales che colorano le facciate dei palazzi. Se siete appassionati di shopping,
vi lascerete piacevolmente distrarre dai laboratori di artigiani e dalle botteghe di designer, dove acquistare oggetti particolari, come gli eco bijoux di Artefatti o gli accessori per la casa di Deposito Creativo e di Succi, pezzi di design originali e introvabili altrove. Se la passeggiata vi ha stimolato l’appetito, senza spostarvi da via Regnoli potete scegliere tra la cucina vegetariana e vegana del ristorante Granadilla e gli hamburger “fatti in casa” con sola carne locale
di Burghetto. Da qui, con una passeggiata attraverso le vie del centro storico ritornerete velocemente in piazza Aurelio Saffi.
Terminato il vostro giro, uscite dalla città e dopo 15 chilometri fermatevi nella cittadella medievale di Bertinoro. Arroccata sulla collina, si avvista da lontano grazie alla cinta muraria che protegge torri e case antiche e, una volta raggiunta la centrale piazza della Libertà, godetevi il panorama che dai fitti filari dei vigneti che seguono il profilo delle colline spazia fino al mare e all’orizzonte.
Se avete tempo, proseguite il viaggio verso Portico di Romagna: immersa nel verde del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è una località riservata agli intenditori, grazie soprattutto all’albergo diffuso Vecchio Convento. Le sue camere sono disseminate in tutto il paese, mentre il palazzo nobiliare centrale ospita l’ottimo ristorante. Se vi fermate a chiacchierare con la gente del posto sicuramente vi racconteranno l’antica leggenda secondo la quale proprio qui Dante Alighieri incontrò Beatrice Portinari. Non ci sono prove storiche di questo incontro, ma a Portico c’è ancora palazzo Portinari, dove Folco, il padre di Beatrice, usava trascorrere l’estate.
A proposito di Alighieri passa proprio da queste parti Il Cammino di Dante, che ripercorre le tappe della fuga del poeta da Firenze fino a Ravenna. Perfettamente organizzato dall’associazione omonima con soste per rifocillarsi e per dormire, è l’occasione di percorrere a piedi uno dei tratti più belli e ricchi di storia dell’intero Appennino.