Dolci fritti, caldi e profumati. Basta questa immagine per farci sognare. Che siano mangiati per strada avvolti in una semplice carta da cucina per non sporcarsi, oppure appena sollevati dall’olio bollente e sfrigolante nella cucina di casa, l’effetto è lo stesso: si allarga lo stomaco e il sorriso.
La nonna che immerge le strisce di pasta sottile nell’olio per estrarne come per magia fragranti chiacchiere di Carnevale, oppure la mamma che decide di prepararci un bombolone ripieno di crema per merenda.
Chi ha di questi ricordi, non può che volerli regalare anche le persone che ama! Ma quali sono i dolci fritti più amati dagli italiani? Giallo Zafferano parla chiaro: ecco le 10 ricette più cercate e cliccate in assoluto di dolci fritti!
1. Chiacchiere
Sfoglie croccanti e delicate tipiche del periodo di Carnevale…ma sono così buone che c’è chi le cucina tutto l’anno! Le chiacchiere sono i dolci fritti più cercati su Giallo Zafferano in qualsiasi stagione! In effetti, se ci pensate, non vi verrebbe voglia di sgranocchiarle sempre? Il nome di questo dolce molto friabile cambia a seconda delle regioni, ma il segreto resta lo stesso: si tira la pasta molto sottile e si incide con due tagli netti centrali per favorire la cottura uniforme. Ogni morso è una magia, non solo a Carnevale!
2. Struffoli
Sono i dolci più tipici della tradizione napoletana e di solito si preparano nel periodo natalizio. Si tratta di piccole palline di pasta dolce, fritte e poi immerse nel miele. Il tocco finale è dato da confettini colorati e frutta candita. Le origini sembrano risalire al tempo degli antichi Greci, che pare li abbiano portati nel Golfo di Napoli al tempo di Partenope. Il nome deriverebbe dalla parola “strongoulos”, ovvero “dalla forma arrotondata”. Secondo altri, la parola struffolo, deriverebbe invece da “strofinare”, il gesto che compie chi lavora la pasta, per arrotolarla a cilindro prima di tagliarla a tocchetti.
Vi sembrano troppo dolci? Provate la versione più leggera dello chef Roberto di Pinto. Di origini napoletane, il giovane chef del ristorante Bulgari di Milano, ha pensato a una ricetta che prevede pochissimo zucchero e miele e sfrutta gli zuccheri contenuti naturalmente nella frutta. La glassa, infatti, è resa meno dolce dalla purea di lamponi e la decorazione prevede, al posto di codette e zuccherini, cioccolato fondente fuso e frutti rossi freschi e disidratati.
3. Castagnole
Dolci soffici, piccoli e dalla forma che ricorda la castagna. Le castagnole sono frittelle dolci tipiche della Romagna, ma che sono poi state “adottate” da tutta Italia. Hanno una forma piccola e aggraziata e nascono già come simpatici “bocconi”: come le ciliegie, una tira l’altra! Se ne metterete una ciotola piena sul tavolo…finiranno in un batter d’occhio! Di solito si trovano nel periodo di Carnevale, ma anche qui vale lo stesso discorso fatto per le Chiacchiere. Sarebbe un peccato mangiarle solo una volta all’anno, no?
4. Zeppole di San Giuseppe
Le zeppole di San Giuseppe fritte hanno una storia antica: si dice risalgano addirittura all’epoca romana. Si racconta che, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera. Per questo motivo, in tutta Italia, le zeppole sono i dolci tipici della festa del papà, preparati per festeggiare e celebrare la figura di San Giuseppe. Dopo la frittura, si spolverano con zucchero semolato e si arricchiscono con crema pasticcera e ciliegie candite (o amarene).
5. Frittelle di mele
Un dolce che fa subito sentire a casa e che dimostra che le ricette semplici sono intramontabili. Le frittelle di mele sono un tipiche del Trentino Alto Adige, dove la mela è regina. Qui non vengono servite solo come merenda o colazione, ma anche ai secondi piatti di carne, come con arrosti di maiale. Si sono raffreddate? Nessun problema…sono buonissime anche così!
6. Graffe
Non avete mai assaggiato le graffe? Dovete concedervi questo peccato di gola almeno una volta nella vita! Questo dolce nasce a Napoli e ha un protagonista particolare nell’impasto: le patate lesse! Ecco il segreto della loro morbidezza! Assaggiatele con un ottimo caffè bollente per una colazione in puro stile partenopeo.
7. Donuts
Colorati, divertenti, simboli dolci dell’America. Quante volte avete riso guardando Homer Simpson che li sogna a tutte le ore, facendosi venire l’acquolina in bocca? Se anche voi siete golosi come lui, sappiate che prepararli in casa è semplice e divertente. Si parte da un classico impasto lievitato da friggere nell’olio bollente, il “tocco di classe” lo daranno le glasse a base di acqua, zucchero a velo e coloranti alimentari (ma sono ottimi anche intinti nel cioccolato fuso!).
Dovete organizzare una festa per bambini? Preparate i donuts in casa e lasciate che siano i vostri piccoli ospiti a decorarli con zuccherini, codette e perline colorate!
8. Bomboloni
Golose frittelle tonde, gonfie e morbide, che vengono preparate un po’ in tutta Italia. Si parte da impasto lievitato, aromatizzato con scorza di limone, che viene tagliato in dischi e fatto lievitare, prima di essere fritto in olio di semi bollente. La versione più ricca prevede un “cuore” di crema pasticcera. Chi può resistere a una colazione così?
9. Churros
Golosità tipica della tradizione spagnola, questi dolci fritti dalla forma allungata sono diffusi anche in Sudamerica, in particolare in Argentina. L’abbinamento perfetto? La mattina con la cioccolata calda. In Spagna si trovano nelle bancarelle agli angoli delle strade, ma la domenica si preparano in casa per far festa con la famiglia. Volete osare ancora di più? Provate la versione tipica dell’Argentina: churros ripieni di dulce de leche, una crema dolce a base di latte e zucchero dal gusto che ricorda il caramello.
10. Bombe fritte
Un impasto semplice e senza uova (ecco la differenza con i bomboloni!), che fa impazzire grandi e piccini. Di solito si preparano in casa, ma sono sempre in bella vista sui banchi di panetterie e caffetterie. Questi dolci, a base di farina, lievito di birra, latte, zucchero, burro e scorza di limone si friggono in abbondante olio di semi e poi si fanno rotolare nello zucchero semolato per dare il tocco finale. Curiosità: lo chef Niko Romito, 3 stelle Michelin, ha reinterpretato la versione imparata in casa dal papà e ha creato la sua “Bomba”: un impasto fritto leggerissimo, che lo chef riempie di crema o marmellata fatta in casa. Ma c’è anche la versione salata, ad esempio con mozzarella di bufala con olio, pepe e basilico, scarole acciughe e pinoli, spezzatino di manzo o baccalà, olive e capperi. La lievitazione della “Bomba” di Niko Romito è lunga: una prima lievitazione di 12 ore avviene a temperatura ambiente, poi si raffredda l’impasto che lievita per altre 6 ore a 6 gradi. Lo shock termico con l’olio bollente renderà il dolce leggero e molto soffice.
Vi è venuta fame? Mettetevi ai fornelli! Ecco le ricette di Giallo Zafferano per fare questi dolci a casa vostra